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il blog di RIFONDAZIONE COMUNISTA Follonica

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SULL'INCENERITORE DI SCARLINO

Pubblicato su 4 Settembre 2015 da PRC FOLLONICA in POLITICA LOCALE, GESTIONE RIFIUTI

SULL'INCENERITORE DI SCARLINO

LAVORO, RIFIUTI E TASSE A FOLLONICA

Nel gennaio 2015 avevamo scritto “L'inceneritore è solo una casella di un intero sistema che premia l'impiantistica del rifiuto il cui obiettivo non è la salute ed il recupero dei materiali, ma solo il profitto privato. Si sono messi di mezzo 60 lavoratori dando loro false prospettive occupazionali a lungo termine. Ed ora tocca a chi è stato responsabile di questa situazione trovare soluzioni concrete ed accettabili per la dignità dei lavoratori”.

E' inutile essere contro l'inceneritore se non si è contro l'incenerimento. Esiste un sistema alternativo per il ciclo dei rifiuti, un sistema che deve essere globale, altrimenti ciò che non viene bruciato in un certo luogo, ad esempio a Scarlino, verrà bruciato altrove.

Sarebbe una vittoria? Per noi no. L'alternativa, che deve essere globale, porterebbe un vantaggio sia in termini di salute sia in termini di impieghi occupazionali, perché i lavoratori, chi deve portare a casa uno stipendio, chi deve vivere dignitosamente, sia in termini di salute che in termini salariali, sono le prime vittime di questo sistema.

E se il PD a Follonica ha dimostrato quello che è, sfilandosi tatticamente da ciò che universalmente il Consiglio comunale aveva deliberato, gli altri non sono da meno e sarebbe bene che gli elettori a tempo debito ne tenessero conto.

Anche l’Amministrazione di Follonica, mentre da una parte si fa promotrice di una battaglia giusta e sacrosanta contro l’inceneritore di Scarlino, dall’altra parte latita e si accoda alle scelte scellerate di provincia e regione in merito alla gestione dei rifiuti.

Più di un anno fa avevamo anticipato che i costi della raccolta rifiuti sarebbero andati progressivamente aumentando; hanno raggiunto mediamente un incremento, rispetto agli anni precedenti, di oltre il 40 % mentre la gestione della raccolta rifiuti è andata peggiorando:

  • Stasi nella raccolta differenziata malgrado tutte le affermazioni di sindaco ed assessore all’ambiente

  • Lamentele continue, sul web e sulla stampa, da parte dei cittadini per la presenza di rifiuti nelle strade e presso i cassonetti stradali, indice evidente di una non adeguatezza della gestione rifiuti.

  • Aumento delle tariffe legate sia alle penali dovute per il non raggiungimento delle percentuali di legge di raccolta differenziata, sia all’aggravio di costi legati al contratto capestro stilato a suo tempo da Provincia e Soc. Futura delle Strillaie cui vanno in trattamento i rifiuti indifferenziati.

  • Mancanza di chiarezza sui proventi che la raccolta differenziata dovrebbe consentire ma di cui nessuno riesce a conoscere ne l’entità, ne il corrispettivo valore economico.

Da mesi ormai abbiamo chiesto all’amministrazione di Follonica di essere portati a conoscenza, con regolari accessi agli atti sino ad oggi ignorati, del piano industriale sulla gestione dei rifiuti previsto, nel lontano 2008, nella Convenzione Costitutiva del Consorzio ATO SUD, ma che a tutt’oggi nessuno conosce, e di avere copia del contratto di servizio, previsto nella stessa convenzione, inerente all’affidamento dei servizi di igiene e stipulato dal Consorzio “Comunità di ambito Toscana Sud” con il nuovo gestore del servizio integrato “Sei Toscana” a decorrere dal 01/01/2014.

Ugualmente, da mesi ormai abbiamo richiesto, senza risultato alcuno, di conoscere l’entità ed i valori economici , che per legge devono essere forniti, relativi alle cessioni ai Consorzi nazionali di recupero delle materie prime e seconde provenienti dalle raccolte differenziate che debbono contribuire a ridurre i costi pagati dai cittadini nella TARI.

Recentemente l’assessore all’ambiente di Follonica ha comunicato attraverso la stampa di aver istituito un servizio di ispezione ambientale per il controllo dei cassonetti stradali: idea forse meritoria e valida, ma che a nostro giudizio, mostra ancor più l’inadeguatezza della gestione rifiuti da parte di 6 Toscana e l’incapacità di intervento da parte dell’Amministrazione di influire sulle scelte di ATO Sud; Amministrazione quindi costretta ad aggravi di costi per avere la speranza di strade decenti che una raccolta differenziata spinta, più volte richiesta dai cittadini e promessa dall’assessore, consentirebbe di ottenere per naturalità.

Anche le aperture che l’ing. Corti, direttore dell’ ATO SUD, ha recentemente prospettato sulla stampa, per la possibilità di un incremento della raccolta differenziata spinta, collegata alla possibilità di gestione dell’organico alle Strillaie, non debbono rimanere solamente frasi vuote demagogiche e populistiche: debbono tramutarsi rapidamente in fatti concreti che consentano la ricollocazione di quanti ad oggi, perso il posto di lavoro, si trovano in condizioni di estremo disagio.

Luca Sani diceva nel 2010 che la Provincia ha agito con accortezza a tutela della salute, Leonardo Marras nel 2011 ammetteva che su questa vicenda ci avrebbe messo la faccia, Barbara Pinzuti considerava nel 2012 necessario anche l’inceneritore. Sono solo tre fra i numerosi responsabili politici di questa disfatta, ed il Pd ancora oggi non riesce a fare chiarezza in se stesso e continua a difendere posizioni sciocche, false ed evidentemente sbagliate. Questi personaggi, che per anni hanno consapevolmente giocato con la vita dei lavoratori e degli abitanti, sarebbe bene cambiassero lavoro e abbandonassero l’attività politica.

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