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il blog di RIFONDAZIONE COMUNISTA Follonica

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Tre proposte di Rifondazione Follonica per la riduzione a monte dei rifiuti e per innescare un percorso virtuoso di recupero dei prodotti alimentari

Pubblicato su 20 Gennaio 2014 da PRC FOLLONICA in GESTIONE RIFIUTI

QUESTO ARTICOLO E' DI QUALCHE ANNO FA, MA COME VEDETE SEMPRE ATTUALE GRAZIE ALLA COMPLICITA' DEL PARTITO DEMOCRATICO ED ALLE SUE MANCATE PROMESSE DEL PROGRAMMA ELETTORALE 2009.

Le proposte che troverete in questo documento, redatte da Rifondazione Follonica, riguardano iniziative circostanziate, a costo ridottissimo, che il Comune di Follonica potrà adottare per produrre effetti positivi in materia di risparmio, riduzione dei rifiuti (soprattutto a monte), e benessere sociale in generale.
Piccole proposte, tenuto conto che il Comune di Follonica da qualche mese ha aderito alla rete dei Comuni Virtuosi, e dunque, per fortuna purtroppo è stato tolto un po’ di lavoro alle forze di opposizione, in merito alle azioni propositive.
Quella dei comuni virtuosi è una risorsa da cui attingere, e non solo una medaglia da ostentare, dunque speriamo il Comune usufruisca quanto prima da questo serbatoio di conoscenze, e per quanto ci riguarda saremo sempre pronti a dare una mano e allo stesso tempo a denunciare le negligenze.
Ci teniamo a sottolineare che tali proposte nascono e si inseriscono perfettamente in prospettiva, del passaggio dalla tassa per i rifiuti alla TARIFFA per i rifiuti (TIA), costituita da una quota fissa ed una variabile, quest’ultima proporzionale alla sensibilità al riciclo del cittadino.
Proposte che questa volta non incideranno sullo spirito di sacrificio ed il senso civico della cittadinanza, come ad esempio è stato per il doveroso passaggio alla raccolta porta a porta, ma che andranno ad interessare esclusivamente la grande distribuzione e la pubblica amministrazione, onde affinare certi dispositivi e portare ad una significativa riduzione degli sprechi.
Proposte che questa volta non incideranno sullo spirito di sacrificio ed il senso civico della cittadinanza, come ad esempio è stato per il doveroso passaggio alla raccolta porta a porta, ma che andranno ad interessare esclusivamente la grande distribuzione e la pubblica amministrazione, onde affinare certi dispositivi e portare ad una significativa riduzione degli sprechi.
Tutto questo, è un modo per continuare nella nostra battaglia contro l’inceneritore e l'incenerimento, e tramite le nostre proposte vogliamo far capire come, con l’eventuale attivazione dell’impianto di Scarlino, si finirà inevitabilmente per annichilire tutte le possibili alternative virtuose di gestione dei materiali, visto che per produrre energia si deve bruciare materia (plastica, carta, etc.) e la raccolta differenziata diventerà non solo superflua, bensì un ostacolo al raggiungimento delle quantità e le qualità di rifiuti desiderate.

HAPPY HOUR DELLA SPESA
Rifondazione Comunista Follonica, confidando nella sensibilità dell’amministrazione comunale affinchè amplifichi la nostra proposta, si rivolge alla grande Distribuzione cittadina esortando i manager nostrani ad introdurre l’happy hour della spesa, iniziativa di cui già da tempo il partito discute all’interno del proprio blog (http://tinyurl.com/nthdl2 ), già una realtà felice in molti supermercati di città e cittadine italiane, anche più piccole della nostra.
In questo modo, istituendo un “ora felice” a fine giornata, in genere dopo le 18, si possono offrire, a prezzi scontati, prodotti alimentari in eccedenza ancora in perfette condizioni, che altrimenti finirebbero per essere gettati il giorno seguente.
Chi lavora nella Grande Distribuzione ha ben chiara l’idea dell’immensa quantità di cibo che si butta via ogni giorno: rosticceria, pasticceria fresca, pesce, panetteria, etc.
L’happy hour della spesa porterebbe giovamento, sia alla Grande Distribuzione che, producendo un margine di profitto su alimenti che altrimenti finirebbero nel cassonetto, sia alla consistente fetta della nostra cittadinanza che ha seri problemi a far quadrare il bilancio familiare.
Perché la crisi sarà solo psicologica, ma la fame è reale.
Cibo che non arriverebbe a fine giornata per chi fa fatica ad arrivare a fine mese.

RECUPERO VUOTI IN VETRO
La proposta riguarda il recupero dei vuoti, tramite il meccanismo del pagamento di una cauzione al momento dell’acquisto, delle bevande in contenitori in vetro.
In Europa simili dispositivi legislativi e logistici sono attivi e funzionanti da anni (Olanda, Germania, Finlandia). In Italia, in cui la politica della gestione rifiuti è tuttora condizionata dalla lobby degli imballaggi, è troppo spesso utopia.
Per realizzare questo è necessario che l’amministrazione comunale organizzi un tavolo a cui prendano parte la grande e piccola distribuzione, e i distributori locali di bevande.
Questa proposta coinvolgerebbe hotel, ristoranti, caffè,e tutto il circuito di esercenti coinvolto nella distribuzione di bevande fuori casa.
Anche in questo caso, c’è molto poco da inventare, è sufficiente replicare esperienze come quella del “Vetro indietro” realizzata nel trevigiano, che ha coinvolto Italgrob – Federazione Italiana Grossisti Distributori Bevande – e Fipe-Confcommercio – Federazione Italiana Pubblici Esercizi e Sanpellegrino, Peroni e Pago – Savno, Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale.
Come funziona?
Si comincia dal vetro, poi si potrà estendere anche alle lattine.
Ad ogni contenitore è associata una cauzione, ed un “gettone” che la rappresenta.
Ad ogni acquisto, viene pagata la cauzione, 20-40 cent per bottiglia, strettamente collegata al gettone che viene rilasciato.
Tale gettone, che sarà riconsegnato necessariamente assieme al vuoto, prevede la restituzione dell’importo, in genere sottoforma di credito sull’acquisto successivo o tramite la restituzione dell’importo in moneta.
La cauzione che il cliente deve pagare per la bottiglia non rappresenta nessun costo, dato che viene restituita al momento della resa della bottiglia vuota. Allo stesso tempo l’esercente andrà a pagare una cauzione per le casse acquistate, che verrà restituita dal distributore al momento dello scambio dei vuoti.
I supermercati si dovranno dotare di punti di restituzione per facilitare l’operazione. Qualora questi non siano presenti, specie per i piccoli esercizi commerciali, il cliente potrà restituire i vuoti alla cassa.
· Per quanto riguarda l’Amministrazione Comunale, nell’ottica del meccanismo dell’acquisto verde (tipologia di acquisto operata in modo da favorire l’affermazione nel mercato e la diffusione nel territorio di determinati prodotti a bassa impronta ecologica) potrebbe spingere verso l’acquisto di marche di bevande (per le mense scolastiche, gli uffici, etc.) sia in vetro che in plastica dura (come ad esempio se ne vedono in Germania), che prevedano la restituzione del vuoto ed il suo riutilizzo in fabbrica. In questo modo, utilizzando le semplici regole del Mercato, l’amministrazione comunale (che è un soggetto di prim’ordine in quanto ad acquisti e consumi) contribuirebbe all’affermazione e alla diffusione nel territorio di tipologie di prodotti a bassa impronta ecologia.

LAST MINUTE MARKET
Già da alcuni mesi abbiamo proposto sul nostro sito l’idea del Last Minute Market per ridurre i rifiuti, recuperare beni alimentari invenduti ma ancora utilizzabili, e migliorare il benessere sociale e la qualità della vita di tutti.
Per comprendere meglio la nostra proposta vi chiediamo di leggere attentamente il
funzionamento del LasT Minute Market. Potrete trovare sufficienti informazioni al link del nostro sito:
http://tinyurl.com/y85m4q8

sia al sito della LMM di Bologna
http://www.lastminutemarket.org/

Le colonne portanti dell’iniziativa LMM sono costituite da due leggi fondamentali:
· Legge del Buon Samaritano dell’11 giugno del 2003. Con un solo articolo legislativo tonnellate di prodotti alimentari ancora commestibili, possono essere ritirati e distribuiti dalle associazioni no profit ai bisognosi. In pratica tutti gli enti (associazioni onlus, etc.) che effettuano distribuzione gratuita di prodotti alimentari a persone indigenti vengono equiparati al consumatore finale. Ciò solleva completamente le imprese di ristorazione, e tutti gli altri potenziali donatori, dalle responsabilità sulla conservazione, sul trasporto, sul deposito e sull’utilizzo degli alimenti.
· La legge Legge 13 maggio 1999, n. 133 articolo 6 paragrafo 15 prevede che: I prodotti alimentari non piu' commercializzati o non idonei alla commercializzazione per carenza o errori di confezionamento, di etichettatura, di peso o per altri motivi similari nonche' per prossimita' della data di scadenza, ceduti gratuitamente ai soggetti indicati nell'articolo 10, numero 12), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e da questi ritirati presso i luoghi di esercizio dell'impresa, si considerano distrutti agli effetti dell'imposta sul valore aggiunto.
In buona sostanza, l’associazione che distribuisce i beni alimentari tramite il LMM, si sostiene tramite il recupero dell’IVA, da parte della Grande Distribuzione, sul costo dei prodotti donati da parte degli esercizi commerciali (soprattutto supermercati).
Questo tuttavia è un margine troppo ridotto, e laddove vige la tariffa TIA sulla nettezza urbana (che si basa sul concetto che PIU’ SPORCA PIU’ paga) la grande distribuzione dirotta il risparmio ottenuto grazie alla donazione dei prodotti e la relativa riduzione del volume di immondizia prodotta, alla cooperativa LMM.
La proposta che facciamo noi di Rifondazione, per la realtà Follonichese, è che il comune, in attesa dell’adozione della TIA, disponga di facilitazioni fiscali forfettarie sulla tassa del pattume, da stabilire, a quegli esercizi commerciali diposti a donare i prodotti alimentari e che possano dimostrare trasparentemente i quantitativi salvati dalla discarica e l’incenerimento. Il Comune di Ferrara, ad esempio, ha disposto uno sconto del 30% sulla tassa del pattume a chi dona alimenti alle associazioni di volontariato.
Grazie a queste misure, le realtà dell’associazionismo follonichese saranno stimolate e troveranno il terreno adatto per poter iniziare un’attività del genere, per la quale noi come partito saremo disponibili a fornire documentazione, idee, conoscenze, etc.

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P
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